L’ossidazione dei metalli
L’ossidazione di un metallo è un problema abbastanza frequente, essa è composta per lo più da ossido di ferro che va a formarsi sulla superficie metallica, questa reazione avviene quando materiali come il ferro o altre leghe metalliche come ad esempio l’acciaio, vengono esposti per un periodo molto prolungato ad agenti esterni come acqua dolce, atmosfera, temperatura, acqua marina o varie soluzioni particolari.
L’ossidazione ovviamente non rappresenta solo una problematica del tutto estetica, ma è una minaccia per le caratteristiche e prestazioni del metallo stesso, rendendo difficoltoso qualsiasi tentativo di smontaggio, compromettendo anche i legami, fino a raggiungere la completa rottura del manufatto metallico. Se non si prestano le giuste attenzioni in tempo, la reazione di corrosione anche se lenta, potrebbe diventare completamente irreversibile.
I vari tipi di corrosione dei metalli
La corrosione è un fenomeno elettrochimico che ha come interesse qualsiasi tipo di metallo, e può verificarsi principalmente dividendosi in due categorie, chimica ed elettrochimica. Una corrosione chimica sopraggiunge dal momento in cui il metallo ha un contatto con una o più sostanze chimiche, dando origine a vari strati di ossidi che vanno a depositarsi sulla superficie del metallo. In questo caso il metallo va a cedere elettroni in presenza della sostanza chimica reagente, senza arrecare il passaggio di corrente elettrica.
Mentre la corrosione elettromagnetica va a verificarsi quando il metallo ha un contatto con sostanze chimiche composte da acqua o vapore acqueo. Con la presenza di liquido elettrolita, tra due diversi metalli vanno a sviluppare una differenza di potenziale dando origine a una migrazioni di ioni, dal metallo con minore potenziale al metallo con un potenziale maggiore. Ci sono diversi tipi di corrosione elettrochimica.
Come la corrosione galvanica, questo fenomeno avviene quando c’è un tipo di contatto tra un metallo nobile con uno meno nobile, in questo caso il metallo meno nobile sarà soggetto alla corrosione, mentre al contrario il metallo nobile rimarrà perfettamente intatto. La corrosione galvanica ha il vantaggio di essere facilmente riconoscibile, per via dell’accentuata corrosione nella giunzione tra i due metalli, e in nessun altro punto della superficie metallica.
Di norma sono diversi i motivi per cui la corrosione galvanica va a formarsi, per via di errori vari di progettazioni o del macchinario stesso, una scelta errata dei materiali oppure una dissoluzione completa di un metallo nobile impiegato nel rivestimento di un metallo meno nobile, come ad esempio il ferro. Di fatti più sarà grande la differenza di potenziale dei metalli, più rapido avverrà il processo di attacco della corrosione galvanica. Ovviamente è possibile evitare questo fenomeno, tramite l’uso di lubrificanti sulle superfici, che vanno a creare una sorta di protezione che vanno a ridurre drasticamente il rischio di corrosione.
Corrosione per areazione differenziale è un altro fenomeno ben comune. Questo tipo di corrosione avviene quando l’ossigeno non va ad espandersi per tutta la superficie, un esempio chiaro potrebbe essere un palo che emerge dall’acqua, quindi in questo caso l’ossigeno ha una diversa concentrazione con la superficie. Corrosione interstiziale avviene in conseguenza a piccole fessure comprese tra due zone metalliche, oppure tra una non metallica e una metallica, favorita soprattutto dalla sporcizia, al suo interno va a creare una elevata concentrazione di ioni metallici.
Se invece sono presenti eventuali sostanze a base di cloro, all’interno della fessura potrebbero formarsi acido cloridrico e idrossido metallico, di conseguenza una riduzione progressiva del valore del ph, accelerando di molto il fenomeno corrosivo. Questo tipo di reazione può essere facilmente prevenibile evitando fenditure durante l’accoppiamento, effettuare una saldatura efficiente da ambo i lati, fare attenzione dimensionano le guarnizioni cosi da risultare in linea con le superfici.
Come risolvere i problemi di ossidazione
Intervenire in questi casi non è del tutto impossibile, nonostante visivamente il metallo sembra praticamente infattibile da salvare. L’ossidazione in stato avanzato di un metallo va a cambiare le sue caratteristiche ed il suo colore, cade praticamente a pezzi ed emana un odore particolare sgradevole, questo fenomeno è ben visibile praticamente ovunque, ma grazie alle varie tecnologie e prodotti, è possibile salvare la conservazione del metallo, allungando di conseguenza le sue prestazioni.
Tra i processi molto utilizzati al giorno d’oggi, si ha la passivazione, un processo chimico del tutto artificiale che dona al metallo un tipo di resistenza unica per la protezione di agenti corrosivi. In pratica viene ricoperto da uno strato di ossido, stabile ed uniforme al metallo, isolando completamente l’oggetto, rendendo praticamente impossibile qualsiasi possibilità di corrosione da agenti atmosferici.
Alcuni metalli riescono a subire spontaneamente questo tipo di processo, e sono l’alluminio, zinco, titanio, cromo, che a contatto di ossigeno presente nell’aria e nell’acqua reagiscono in modo del tutto naturale, formando una perfetta pellicola di ossidi. Ma principalmente questo tipo di trattamento va ad interessare solo acciaio, ottone, rame e alluminio. Ma è molto importante ricordare, che la protezione naturale.
Prendendo come esempio il processo che subisce l’acciaio, anche chiamato passivazione naturale dell’acciaio, è uno strato di protezione molto sottile, un leggero danneggiamento di questa “pellicola” può portare all’annullamento della sua resistenza agli agenti esterni. La passivazione naturale dell’acciaio a differenza di quella chimica avviene in tempi molto lunghi e lenti, invece il trattamento eseguito con cura di Elettrozinco, riescono a ridurre di molto i tempi di passivazione per una fantastica resistenza.
Anche per l’acciaio inox, Elettrozinco effettua dei bagni chimici, che puliscono la superficie dell’acciaio per eliminare varie contaminazioni ferrose andando a creare un film protettivo sulla superficie. Elettrozinco si affida alla migliore attrezzatura che il mercato ha da offrire, performante e tecnologica. Elettrozinco è affidabile e sopratutto autorizzati secondo varie normative, offrendo varie opzioni per un trattamento ottimale e professionale dei metalli.
Tra i trattamenti c’è anche il decapaggio, questo è anche un processo chimico molto utilizzato, esso consiste nella pulizia superficiale di un determinato oggetto, eliminando qualsiasi impurità, come il rilascio di ossidi da trattamenti precedenti, come per esempio avviene durante la fucinatura o laminazione. Tutti procedimenti che avvengono tramite l’utilizzo di alte temperature. Questo tipo di lavorazione viene eseguito diversamente per ogni tipo di metallo che tratta, che sia acciaio, ottone, rame o alluminio, Elettrozinco anche in questo caso si affida ai migliori macchinari.
Eseguendo il decapaggio all’acciaio, si riesce a ripristinare le proprietà e le condizioni in maniera del tutto ottimale. Per dei ottimi risultati, i pezzi di acciaio soggetti alla lavorazione, vanno in contro a un ciclo di lavorazione specifico, con una formula anch’essa specifica che cambia radicalmente in base alle leghe e ai tempi, o dal tipo di obiettivo da pervenire. Dopo il completo processo di decapaggio spesso segue il processo di passivazione.
La sgrassatura è una lavorazione che viene effettuata nelle fasi iniziali nel trattamento dei metalli, essa è di estrema importanza per un buon risultato ancor prima di eseguire decapaggio e passivazione. Ciò che avviene durante la sgrassatura, prepara in modo dettagliato i pezzi, così che quest’ultimi arrivino in perfette condizioni per sopportare le lavorazioni successive. Ciò che è un tipo di sporco abbastanza frequente nei manufatti, come ad esempio impronte o polveri di lavorazione, il tipo di sgrassatura può determinare il risultato finale.